- Accesso stradale
- Parcheggio 20 minuti a piedi sotto La Joux.
Sfacchinata al caldo fino al Deffeyes, dove abbiamo dormito.
Partiti dal rifugio alle ore 5.00 (tardi, viste poi le elevate temperature) e seguendo traccia a ometti abbiamo raggiunto l’attacco del ghiacciaio. Consigliamo di rimanere sempre bassi costeggiando il lago glaciale alla base del ghiacciaio del Rutor, per non finire sulla traccia che attraversa in alto la morena ma che è parzialmente franata e meno agile (abbiamo perso 1 ora per attraversarla e portarci su ghiaccio).
Dal ghiacciaio, rapida salita su tanta neve, un po’ collosa, battendo traccia e facendo attenzione ai numerosi crepacci che si vedono o – peggio – si intuiscono lungo tutta la salita. Dietro di noi alcune cordate che ci hanno seguiti rimarcando la pista.
Dall’ultima rampa prima della cresta, abbiamo traversato su neve, date le condizioni ancora ideali della terminale, perfettamente chiusa, portandoci direttamente sulla vetta, con qualche ripido passo su 45°.
A scendere invece abbiamo preferito solidi passi sulla roccia della cresta, per poi galoppare in giù per evitare sfondamenti. Scesi fino al lago glaciale sempre su ghiacciaio, più rapido degli sfasciumi di morena. Attenzione ai buchi e ai numerosi crepi anche in questa zona, comunque tutti ampiamente visibili.
Partite presto, c’è sempre tempo dopo di dormire sul prato intorno al rifugio.