concatenata con la via Giovanni Paolo II assume una dimensione interessante.
I primi tiri risultano complessivamente omogenei e continui, comunque fisici. Successivamente si entra in una dimensione di avventura decisamente avvincente nonostante la relativa brevità e le difficoltà non dissimili dalla parte bassa.
sono sufficienti corde da 50 m per arrivare alla base di tutte le doppie e partendo con la prima funivia alle 6,30, se non ci si attarda, si riesce a rientrare comodamente
salita semplicemente emozionante su questo monolite finito lassù chissà come..
paradossalmente la pertica ne è componente indistinguibile così come le barre-mina, ma lì vale tutto perché si è aldilà della norma, e quando si arriva in cima e si mette il naso oltre la sottile cresta ci si rende conto fino in fondo della sua maestosità e imponenza.
grazie a Luigi, promotore instancabile, Maurice e René ottimi compagni di scalata