Malanotte (Punta) da Pra Catinat per il Rifugio Selleries e il Colle Superiore di Malanotte

Malanotte (Punta) da Pra Catinat per il Rifugio Selleries e il Colle Superiore di Malanotte
La gita
andrea81
4 Dicembre 31, 2012
Accesso stradale
fino a Pra Catinat ok
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Quota neve m
1600

Saliti al Rifugio Selleries per il capodanno il giorno precedente, oggi obiettivo Cristalliera/Malanotte. Gran mazzo già da subito, il sentiero da percorrere dopo il rifugio innevato ma non molto praticabile con le ciaspole, sopratutto dopo che si restringe e ci obbliga a mettere i ramponi (1° cambio attrezzi). Unico passaggio davvero scomodo quello con il cavo, dall’altro lato ci siamo aggrappati ad un larice. Superato l’ostacolo terminiamo il traverso e risaliamo per la dorsale, da qui nessuna traccia e iniziamo a battere la pista, dapprima ancora con ramponi poi rimettiamo le ciaspole (2° cambio attrezzi). Molto bello e ampio il vallone, aggiriamo il lago Laus e saliamo un bel pendio, naturalmente tutta la salita da tracciare in 20 cm di neve, a tratti sfondosa a tratti ancora polverosa. Il ripido pendio prima del colle invece con neve pressata e portante, con qualche tratto ventato in uscita (non lastroni), ma siamo saliti con le ciaspole ai piedi nonostante la pendenza sicuramente oltre i 35°. Dopodichè 3° cambio attrezzi e mentre Stelvio punta alla Cristalliera, Davide Mary ed io saliamo alla Malanotte, apparentemente un po’ meno rognosa e tutta al sole. Poca neve intervallata a chiazze erbose, ma salita piuttosto facile anche se ripida, fino alla cima, con temperatura molto elevata e assenza di vento. Scesi al colle e ricongiunti con Stelvio affrontiamo la discesa del tratto ripido con ramponi, per poi rimettere le ciaspole sotto (4° cambio attrezzi). Il traverso per tornare al rifugio ci obbliga al 5° e ultimo cambio attrezzi.
Bella gita di ampio respiro e fuori dagli schemi, certo in questo periodo con tipi di neve molto variabile la fatica non manca. Tutto sommato poca neve che non ha risentito troppo del vento, non abbiamo visto accumuli particolari, solo qualche slavina caduta dai versanti più ripidi nei giorni precedenti. Gran culo a tracciare ma ne è valsa la pena. In compagnia di Mary, Davide e Stelvio per concludere alla grande l’anno. Tanti camosci e stambecchi in giro, umani zero.

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