Lavina (Torre di) Parete S/SE

Lavina (Torre di) Parete S/SE
La gita
lupo-solitario
4 Agosto 28, 2024
Accesso stradale
Auto a Forzo

Partito da Forzo poco prima delle 7, ho percorso il sentiero fino al bivio (non segnalato) per le Grange Cugni. Qui ho perso la traccia (o quello che ne rimane…) e con qualche su e giù ho raggiunto l’alpeggio per poi puntare direttamente alla base della parete in corrispondenza del nevaio tra la terza e la quarta costola su terreno ripido ma relativamente comodo da salire.
Dalla base sono salito diagonalmente verso sinistra trovando un vecchio cordone marcio fissato con due vecchi chiodi (uno a terra) e un altro anch’esso vetusto annodato ad un masso. Salita malagevole e con qualche passaggio un po’ da cercare per non finire sul difficile.
Una volta giunto alla costola ho subito attaccato il filo ma a mio modestissimo parere così facendo le difficoltà non sono giustificate dal grado proposto. Tant’è che piegando leggermente a destra ho poi trovato altri chiodi che seguivano una linea più logica. Ho comunque poi ripreso subito il filo cercando di seguirlo il più possibile anche qui riscontrando passaggi, sempre a mio modestissimo avviso, troppo impegnativi rispetto alle difficoltà attese. ad ogni modo non senza qualche perditempo, ho raggiunto la cima intorno alle 12.30. Roccia salda, si. Ma un paio di prese mi sono rimaste in mano, per cui antenne dritte.
Veniamo alla parte dolente: la discesa. Non volendo arrivare a Campiglia e sperare in un passaggio a Forzo ho fiduciosamente optato per il colle della Cadrega. Anzitutto l’itinerario che passa dal canalino est è ormai ridotto a uno sfasciume ripido molto faticoso. Una volta alla base del canalino è puro freeride fino a intercettare la mulattiera reale. Sulla mulattiera prestare attenzione al primo passaggio in cui è presente il cavo perchè ormai è ancorato solo alle estremità.
Non ricordo dove avevo letto che per scendere il colle della Cadrega lato Forzo basta puntare direttamente alle Grange Lavina Grossa, peccato che una volta che si ha la possibilità di scorgerle si è già praticamente giù. Discesa molto impegnativa tra blocchi di pietra prima e rododentri e erba olina frammista a pietre dopo. Ho cercato sempre il percorso più agevole ma sono arrivato giù smontato.
Non contento, invece di scendere ancora per intercettare il sentiero per il bivacco Davito ho piegato a sinistra seguendo dei recenti bolli rossi convinto che il sentiero per l’alpe Giavino seppur lungo, sia sempre meglio che il freeride del colle della Cadrega. Mi sbagliavo.
Sono rimasto perplesso nel constatare che il sentiero ormai non esiste più ma è disseminato di bolli rossi come non ci fosse un domani. Non vado in montagna da ieri, qualcosa l’ho visto, ma una roba del genere mi mancava. E’ OGGETTIVAMENTE pericoloso. E qui mi fermo….
Tuttavia arrivato all’Alpe Giavino ho sceso poi il bel sentiero (finalmente!!) che porta giù a Boschietto e da lì a Forzo. Così facendo viene fuori una sgambatella da 20Km e 2400m D+

Seconda volta sulla Torre di Lavina, finalmente dalla parete sud est!!

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