- Accesso stradale
- Strada aperta fino a Surier-Usseleres
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa pesante
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Gita effettuata in due giorni pernottando al Rif. Bezzi (ottimo vitto e alloggio).
Sabato, parcheggiata l’auto a Surier salita al rifugio con circa 45 minuti di portage.
L’innevamento continuo vero e proprio inizia dalla gola che è colma di fondo di valanga. Gli sci si possono calzare già prima a circa 2000 m ma bisogna fare qualche leva e metti.
Domenica qualche nuvola al mattino presto in veloce dissoluzione. Buon rigelo notturno.
Abbiamo seguito per un breve tratto meno di un Km) il fondo valle, poi siamo saliti a sinistra per canali raggiungendo i pianori superiori.
Siamo poi saliti sui pendii del canalone che porta verso la punta di Bassac Sud e abbiamo affrontato il traverso che immette sul ghiacciaio.
Il traverso lungo un centinaio di metri è esposto su un pendio ripido ma non è ripidissimo nel punto dove si passa: è presente uno strato di neve recente abbastanza consistente che sembra ben consolidato con il manto sottostante.
Abbiamo poi traversato il ghiacciaio bene innevato salendo facilmente fino al colle alla base della cresta finale.
Raggiunta la vetta per la cresta per neve con qualche passaggetto di misto e roccette, che può essere ostico se non si è abituati a quel tipo di terreno. Saliti legati di conserva con i ramponi. Grande panorama a 360 su tutte le cime del circondario.
Bella discesa sul pendio sotto il colle con una ventina di cm di neve recente; poi, invece di ritornare per l’itinerario di salita, siamo scesi direttamente per il canale a sinistra (scendendo) del ghiacciaio (sotto il traverso a lato della lingua del ghiacciao) su un bello strato di ottima neve recente e pendenza sostenuta (molto) che ci ha regalato una discesa esaltante di grande soddisfazione.
Raggiunti i pianori sottostanti abbiamo seguito l’itinerario di salita su neve prima trasformata e poi via, via sempre più umida raggiungendo il rifugio. Dal rifugio alla macchina si tengono gli sci il più possibile finchè la presenza della neve lo permette, ma le curve sono poche e i tratti pianeggianti molti.
Nel complesso bella gita con piccolo finale alpinistico che aggiunge qualcosa all’itinerario: l’innevamento è ottimo nella parte alta, mentre la neve scarseggia già sui pendii appena sopra al rifugio.
Oggi eravamo il solito bel gruppetto: prima di tutto un plauso va a Stefano che ha organizzato la gita e ha scelto un bellissimo itinerario. poi complimenti a tutti, anche a chi ha si è fermato al colle a contemplare i pendii appena percorsi.