- Accesso stradale
- Strada libera
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa ventata
- Quota neve m
- 500
- Equipaggiamento
- Snowboard/Split
Giornata dominata da due condizioni: il gran freddo (-13 al Frais ore 7) e la completa solitudine.
Non ho visto nessuno sul percorso, nè al Serin, nè al Pelà, lo stesso paese del frais sembrava uscito da un film western di Sergio Leone. Davvero non c’era anima viva e proprio quello ha reso l’uscita particolare, completamente solo con la montagna.
Oggi ho usato la Splitboard, ho a tratti pure battuto traccia, specialmente dopo Alpe Arguel, probabilmente il vento e neve ha cancellato tutto.
Neve fortemente rimaneggiata dal vento, spesso raffiche molto gelide che rendevano la salita faticosa nell’ultimo tratto dove si formavano alte mensole di neve durissima lavorata. Coltelli obbligatori.
Raggiunto il Serin era intenzione di fare anche il Pelà ma a metà della seconda salita sono sceso direttamente nel vallone, vento troppo forte e neve dura come cemento a tratti anche pericolosa pure con i coltelli, e vista la pendenza mi sa che occorreva passare direttamente ai ramponi.
La discesa è stata qualcosa di superlativo, tranne il primo tratto che aveva un effetto “cartonato” dal vento ma non c’era una traccia!! neanche una in tutto il vallone! appena raggiunto il limite del bosco la neve è diventata per giunta polverosa..uno spettacolo, tutta d’un fiato sino alle baite dell’Orsiera. Senza ovviamente prendere una pietra, ci saranno almeno 150cm di fondo a 2000mt e 70/80 al frais paese..