- Accesso stradale
- ottimo, parcheggi a pagamento 5€
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Quota neve m
- 1100
Neve da subito dopo i parcheggi in località Fondi, anche se il percorso è battutissimo sia lungo la strada del Passo del Vivione (gatto delle nevi) sia nelle scorciatoie, così le racchette le ho tenute sullo zaino per un bel tratto, fino alla conca che si apre con il Gardena a sinistra e di fronte Campione e Campioncino. La salita del Gardena è molto facile, si può sia seguire la stradina sia risalire liberamente i pendii sud-est di moderata pendenza. La cima non è quella visibile da sotto ma è un po’ più allungata lungo una facile cresta nevosa.
Dalla cima sono poi sceso dal versante est, per un pendio moderatamente ripido (BR) con neve ottima per gli sci ma fastidiosa per le ciaspole, con dei riporti causati dagli scialpinisti sopra il fondo durissimo, un po’ impegnativo stare in piedi.
Raggiunto il pianoro sottostante, al Passo del Giovetto, ho proseguito per il Monte Camponcino.
La sola salita del Gardena, nonostante ci sia un po’ di avvicinamento, risulta abbastanza corta e vale la pena continuare verso la seconda cima.
Tanta gente in giro, rifugi Cimon della Bagozza e Campione aperti. Tenere presente che la parte bassa del percorso essendo incassata sotto le pareti del gruppo del Cimon, non prende mai sole. Ambiente superlativo.