- Accesso stradale
- Libero fino al Refuge de L'Orgère. Attenzione ai cani pastore. No fly zone, niente dronate in quanto parco nationale de la Vanoise.
Bella cavalcata au delà des nôtres Alpes. Primo tratto di cresta molto semplice anche se abbastanza esposto, lisce ed abbattute placche con sufficienti appigli ed appoggi fino a oltre 2800 m. Segue poi divertente tratto in cresta, svolto in conserva, possibilità di proteggersi a friend (fino al 2 bd) e fettucce. Sempre seguito il filo fino alla vetta, roccia solidissima. Dalla cima, calata circa 30 m (avevamo una corda da 60 m), poi risaliti verso il filo di cresta per un breve traverso e tratto di disarrampicata esposto fino alla sosta successiva, possibilità di assicurarsi su maillon ben visibile sul traverso. Nuova calata per poi proseguire per facili roccette fino allo spigolo esposto attrezzato con 3 spit. Dalla sosta, anziché calarci abbiamo proseguito sulla cresta successiva (facile ma esposto). Da qui due possibilità: come da relazione, tenere la destra (Est) per reperire le cenge esposte, di facile individuazione per tanti e begli ometti; in alternativa, proseguire fino a dove la cresta comincia a scendere, è presente una sosta che dovrebbe permettere una calata agevole fin dove le cenge risultano meno esposte (vedere foto). Noi abbiamo optato per la prima, in quanto non eravamo sicuri bastassero 30 metri di corda e si arriva disarrampicando con grande esposizione sotto al c. Arrivati al colletto, proseguire ancora per facili roccette fino a reperire un ometto che segna l’inizio del comodo sentiero di rientro.
Utile la traccia gpx reperibile su camptocamp.
Gita che mi frullava in testa da qualche tempo, poi ho giusto incontrato abo qualche sera prima e taaac… Certo non è dietro l’angolo senza abbonamento traforo frejus. Grazie a Jacopo ed Alex per aver avallato la proposta.