Le soste sono tutte con 2 spit cordone e maillon, eccetto la seconda che ha solo 2 spit. Da lì però con un tiro di 3° si raggiunge la cengia e da qui le doppie.
Spittatura ottima e presente nei punti più duri dove si ravvicina, mentre è più lunga nelle zone facili. In ogni caso non serve materiale aggiuntivo, anche perchè dove è più lunga si integrerebbe con difficoltà a meno di non andare fuori via. Il tiro di 6c ha gli spit ogni 1-1.5 m e forse risulta difficile tirarsi da uno all’altro.
Gli ultimi due tiri si possono concatenare con corde da 60 m.
Per la discesa sono consigliabili le doppie. La normale non ha tracce ne ometti e quindi risulta più laboriosa.
Con corde da 60 m le doppie sono 3 sulla parete (si concatenano i tiri a due a due) e due sullo zoccolo iniziale.
Avremmo voluto fare una gita di due giorni, magari un po’ in quota. Invece gli imprevisti ci hanno mangiato metà fine settimana. Così siamo partiti (pure tardi) con la paura di non fare nulla neppure oggi. Invece siamo stati veloci e siamo riusciti a goderci una magnifica giornata. Due cordate sulla Raisin che scendevano mentre noi attaccavamo. Poi più nulla eccetto le marmotte che sul sentiero del ritorno correvano qua e là. Le nuvole andavano e venivano ma alla fine il sole ha prevalso, regalando un tramonto dai colori stupendi.
Scalata plasir anche se non è banale. Il 6b obbligatorio qui riportato è un refuso (crediamo). Sul libro di Cambon è riportato 5+/6a obbl, cosa che è più realistica.
Abbiamo rifatto gli ometti che segnano le doppie sullo zoccolo basale. Anche se sono lineari e di facile individuazione, non fa mai male avere un riferimento in più…..