Provato a seguire l’itinerario proposto nel testo di Zunino “Western Trails” (itinerario 43). A gr. Soullier non ho seguito la traccia giusta ma preso quella che sale più a monte della grangia, fidandomi delle indicazioni del pastore che dava molto fango sulle altre tracce. In realtà il fango non mancava nemmeno in quella che ho preso io e in più spesso si perdeva. In qualche modo, con un po’ di portage, sono riuscito lo stesso ad arrivare al punto nodale di attraversamento del rio Sanità e da qui seguito, credo fedelmente, l’itinerario suggerito dalla guida. La parte più tecnica e impegnativa mi è sembrata quella che dal cimitero di Puy scende su Beaulard per sentiero, con gradoni, radici, pietre grosse e smosse. La parte precedente che dal bivio di quota 1813 (sentiero 703a) porta a Puy l’ho trovata meno divertente, a parte il primo tratto su prato, perché non è altro che una stradaccia di sassi piuttosto ripida, dove i freni devono essere buoni per mantenere una velocità adeguata.
Comunque un bell’itinerario di single trail.
In salita ho incrociato una colonna di fuoristrada (saranno stati una dozzina) tedeschi e austriaci. Chissà come mai vengono tutti in val susa a scorrazzare in fuoristrada… Mannaggia alla provincia di TO che lascia che le strade di montagna siano regolarmente invase da mezzi motorizzati!