Ciarm del Prete da Tornetti

In verità avrei dovuto descrivere un altro itinerario, ma la pigrizia incombe. In realtà abbiamo fatto un bell’ anello salendo sino a 1800 lungo l’it. classico, poi, visto lo spettacolo della giornata, ci siamo allargati e così abbiamo tracciato sino al Colle di Viana tra Ciriunda e Ciarm, abbiamo passato i laghi di Viana e Lungo e quindi una serie di canaletti e conche sin quasi sotto il Torrione Mazzucchini, poi per cresta (unico tratto un po’ delicato, ma più facile del previsto) ed eccoci all’ometto+crocetta della cima. Oggi più che Ciarm era Charme. Panorama spaziale, nel senso che spaziava dal lontano Appennino Tosco Emiliano al Monte Baldo, con tutto ciò che sta di mezzo. Bellissime vedute sulle alte cime delle Valli di Lanzo. Lunga sosta in cima, al caldo sole. Poi la discesa che abbiamo interpretato nel seguente modo: poichè il pendio sottostante sino al passo Veilet era spelacchiato con diverse pietre affioranti, siamo scesi sul lato opposto sino a delle belle conche. Ripellato ci siamo portati ad una spalla dove ci siamo ricongiunti al pendio suddetto. Poi discesa sul percorso classico fino alla strada di quota 1700. Abbiamo trovato neve di tutti i tipi con prevalenza di farina. Seguiamo la strada per un po’ e poi la abbandoniamo per una discesa “più diretta”, ASSOLUTAMENTE DA EVITARE, continuate a seguire la strada che porta bene, altrimenti vi ingaggerete in una serie di attraversamenti di impluvi abbastanza hard. Comunque ritorniamo verso l’ Alpe Bianca e per gli ultimi prati sino all’auto. In questo tratto incomincia a scarseggiare la neve. Alla fine son stati 1200 metri ben spesi.

In solitudine totale con Carlo Alberto, unico incontro 2 gentili scialp a 1800 che stavano già scendendo e poi animali un po’ ovunque.
Molto soddisfatti per questo vagolare nelle conche che caratterizzano il passaggio tra le valli di Ala e di Viù … ed ora a festeggiare il compleanno della Bibina che di anni ne fa 6, così non ho il tempo di mettere le foto.