Avvicinamento in due ore (allego la traccia); in ogni caso, basta seguire i bolli rossi.
Primo tiro impegnativo, forse nei primi tre chiodi qualcosa in più di 6b+; qui la chiodatura è più corta, ma sembre impegnativa. Secondo tiro più facile ma chiodato molto lungo, serve buona testa. Terzo e quarto tiro meno ingaggiosi, suppur sempre ben impegnativi. Ultimo tiro da integrare bene, dopo un tettino e un passaggio in placca finisce su diedro erboso e poi cannellure. In tutti i tiri è necessario integrare uno o due passaggi, pena runout infiniti. Soste e qualità della chiodatura sempre buona. Discesa effettuata con quattro doppie (ultima da sessanta dalla seconda sosta della via). Qualità della roccia eccezionale nei primi tre tiri, comunque molto buona anche nei restanti.
Ringraziamo Enrico Sasso per aver aperto questa stupenda via sulle liguri, scalabile nelle belle giornate invernali. In compagnia di Terence, sempre al top.